IL RIEQUILIBRIO
Questo non può verificarsi senza prima accedere ad una più profonda conoscenza di se stessi e dei meccanismi che ci regolano. In definitiva dobbiamo tornare a chiederci chi siamo, quali sono le nostre priorità, cosa riteniamo imprescindibile.
Che questo accada senza uno sforzo personale è una utopia. Siamo abituati a pensare che se abbiamo un problema bisogna ricorrere a qualcuno che, pagato, lo risolva al nostro posto. Va senz'altro bene se l'acquaio perde, un po meno bene se devo capire me stesso per decidere quale futuro voglio costruirmi. In questo caso diventa più importante la spinta che arriva dal mio interno, tuttalpiù facilitata da un intervento esterno che non miri a curare o addirittura guarire ma solo a muovere le energie insite nella persona per convogliarle nella giusta direzione: quella della presa di coscienza delle proprie potenzialità e finalità.
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